Viabilità in Alto Molise, Battaglia: “Proclami ed esultanze fondate sul nulla!”

“Si continua ad affrontare la problematica della viabilità dell’Alto Molise, con ripetuti incontri e comunicati stampa che poco hanno a che vedere con l’effettiva esigenza dello sviluppo di quell’area della Regione Molise. Constatiamo la totale assenza di una visione di insieme che definisca un’efficace pianificazione infrastrutturale, utile a garantire lo sviluppo economico e porre fine allo spopolamento dell’intero alto Molise. Un’azione strategica che sappia fronteggiare anche i disagi derivati dal taglio indiscriminato dei servizi essenziali quali i presidi sanitari, il trasporto pubblico locale e l’impoverimento dei servizi al cittadino.”  Queste le dichiarazioni del Segretario UILPA ANAS Molise, Carmine Battaglia che ha rimarcato

“Riteniamo che questa pianificazione e rivisitazione della viabilità locale debba essere frutto di un confronto serio, partendo dall’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga la Regione, la Provincia di Isernia, i Sindaci della zona, le parti sociali e le realtà economiche e produttive dell’intera area”.

“In merito alle ultime notizie che si sono susseguite sulla gestione del Viadotto Sente – opera ingegneristica intitolata a Francesco Paolo Longo, operaio deceduto nel corso della realizzazione del viadotto – riteniamo opportuno evidenziare che lo stesso è a servizio, principalmente, dei comuni dell’Alto Vastese – Regione Abruzzo.  Tale considerazione è fondamentale per affermare che la manutenzione e la gestione devono essere rivisitate in un’ottica sinergica tra le due regioni e non solo a carico della Regione Molise”.

“Inoltre, prosegue il sindacalista, immaginiamo che l’infrastruttura in argomento non debba essere considerata come unica opera “a sè” infatti, la prosecuzione del Viadotto Sente nel versante abruzzese è rappresentata da un’altra opera d’arte importante, la galleria “La Civita” di oltre 2 Km, per poi interrompersi a causa di una frana e, nel versante molisano, manca ancora il completamento della variante esterna all’abitato di Agnone con i due viadotti “Femmina Morta 1 e Femmina Morta 2”.

“Riteniamo, inoltre, che non bisogna continuare a tergiversare, visto che la situazione per la sopravvivenza dell’intera area è messa a dura prova e, per ripristinare quel sentimento di speranza nel futuro delle comunità in questione, l’Alto Molise necessita della giusta considerazione con proposte credibili e realizzabili. In ordine al “problema viabilità” a nostro parere, c’è bisogno di ben altra organizzazione infrastrutturale! Per consentire alle popolazioni di raggiungere rapidamente e in tutta sicurezza sia il capoluogo regionale che quello provinciale, la soluzione ideale è rappresentata dall’ultimazione della “Fresilia” , con la messa in sicurezza del tratto esistente e il completamento dell’ultimo lotto ancora da realizzare per collegarsi con la S.S. 650. La relativa statalizzazione e l’auspicato passaggio ad Anas della gestione del tratto ricompreso con la ex S.S. 651, la ex S.S. 86 e la Fondo Valle del Verrino, fino all’innesto con la S.S. 650, danno un senso logico ad un processo di riorganizzazione della rete viaria, indirizzando in tale ottica le eventuali risorse da impegnare per il miglioramento della viabilità dell’Alto Molise e delle aree interne”.

“Il sentimento degli abitanti dell’Alto Molise, conclude Battaglia, è ormai messo a dura prova e, nonostante si tratti di popolazioni contraddistinte da riservatezza e spirito di sacrificio, portati all’esasperazione non esiterebbero ad intraprendere azioni forti nel tutelare i propri diritti e garantire la sopravvivenza di quelle aree. E su questo, anche la nostra Organizzazione  sarebbe pronta e convinta nel sostenere tali rivendicazioni”.

CONDIVIDI