FeNEAL UIL MOLISE: “TROPPE IRREGOLARITA’ IN EDILIZIA, BENE I CARABINIERI MA NON BASTA”

La notizia della denuncia di alcuni imprenditori o di responsabili di ditte edili molisane per il non rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e lo sfruttamento del lavoro nero, preoccupa e, al contempo, conforta Roberto D’Aloia, Segretario regionale della FeNEAL UIL del Molise.
“Siamo preoccupati per l’ampia portata del fenomeno: nonostante il settore delle costruzioni sia in crisi nel nostro territorio e molti lavoratori abbiano perso il posto, troppo frequenti restano gli infortuni e le malattie professionali in edilizia, segno che la salute e la salvaguardia dell’integrità psico-fisica degli addetti non sono ancora diventati per tutti obiettivi da perseguire e questo non è ancora diventato costume e impegno quotidiano per tutte le aziende. Per non dire del lavoro nero, dei lavoratori edili pagati con i voucher, della mancata tutela del lavoro minorile o del rispetto dell’orario di lavoro o delle altre prescrizioni di legge o contrattuali.” Questa la chiara accusa di D’Aloia.
“Ci conforta però sapere – continua – della costante azione svolta dai Carabinieri e, specificatamente, dai Nuclei Ispettorato del lavoro dell’Arma. La loro attività è meritoria e continuativa e il Sindacato sarà sempre al fianco delle forze dell’ordine e degli ispettori degli Enti previdenziali e assicurativi per far rispettare norme e conquiste sindacali, ma soprattutto per affermare la legalità.”
“L’edilizia è da sempre un settore esposto a criminalità e illegalità – argomentava qualche giorno fa il Segretario generale della FeNEAL, Vito Panzarella – e non si può nascondere che molti hanno approfittato della crisi e della situazione di debolezza che ha caratterizzato il settore negli ultimi anni. La crisi difatti non ha solo impoverito il comparto ma lo ha destrutturato ed i cambiamenti introdotti dal governo non hanno aiutato a mantenere la situazione sotto controllo, lasciando piuttosto che degenerasse completamente. In questa situazione di caos, moltissime ditte hanno trovato diversi modi di elusione, ricorrendo a forme di lavoro alternative al contratto di settore e molto spesso tagliando i costi sulla regolarità e la sicurezza.”
“E’ necessario – secondo la FeNEAL UIL – non lasciare nulla al caso ma intervenire in maniera mirata per eliminare qualsiasi fonte di incertezza che possa fornire un alibi agli imprenditori poco onesti, per tutelare invece i lavoratori e favorire le imprese sane e che rispettano le regole.”
Va invece perseguita e realizzata una relazione positiva tra stabilità dei lavoratori, il contrasto al lavoro nero e alla precarietà e il rilancio del settore edile.
Le proposte degli edili della UIL: “L’edilizia resta un settore strategico e di traino per l’economia di un paese e siamo convinti che non possa realmente ripartire senza la giusta attenzione a questi temi che sono per noi centrali. Ne siamo convinti e, insieme a Filca e Fillea, lo abbiamo scritto chiaramente nella nostra piattaforma per il rinnovo del contratto edile, mettendo al centro la necessità di qualificare il settore attraverso una serie di proposte che portano a compimento il contratto precedente, ma introducono anche nuove norme per migliorare la condizione del lavoratore, fortemente indebolita dalla crisi. La vera sfida è qualificare il sistema perché sia in grado di reggere alla nuova domanda di rigenerazione e messa in sicurezza del territorio. Puntiamo ad avere imprese più strutturate, un mercato del lavoro trasparente che premi la regolarità e l’occupazione di qualità ed un sistema della formazione per la sicurezza in grado di qualificare ulteriormente il mercato. Nella piattaforma abbiamo proposto varie misure al fine di evitare gli abusi e garantire il massimo rispetto del contratto di lavoro e la massima diffusione della legalità e della sicurezza contro il dumping contrattuale, in questo senso è per noi fondamentale ripristinare il Durc (il documento fornito dall’Inps che certifica la regolarità nel versamento dei contributi) nella sua formula originaria e passare in breve tempo alla congruità, vietare i voucher in edilizia e prevedere una nuova disciplina per i lavoratori autonomi e i contratti a termine.”

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