UIL: “IL FUTURO DEL MOLISE COMINCIA OGGI”

Stamattina si è svolto presso la Biblioteca d’Ateneo un workshop che abbiamo organizzato sugli scottanti temi dell’Area di crisi, del Patto per il Sud e sulle risorse europee, legate alla prossima programmazione. A riguardo, mi preme ringraziare il Rettore dell’Unimol per la disponibilità dello spazio offertoci, ma allo stesso tempo mi spiace della sua improvvisa assenza dovuta a un impegno improvviso ed improrogabile. Ringrazio, poi, Michele Resta di Invitalia per il suo importante contributo, Donato Toma per aver stuzzicato i nostri ospiti, Carlo Veneziale per non essersi sottratto al dibattito e Guglielmo Loy, nostro Segretario Confederale che ancora una volta ha offerto una panoramica della situazione nazionale e locale, condita da spunti e riflessioni di elevato spessore. Ovviamente, un grazie ai Dirigenti della Uil che hanno fatto in modo di esserci, con l’augurio che anche questa iniziativa sia stata utile per chiarire, anche se in parte, alcuni aspetti economici e sociali su cui si dovranno basare le politiche regionali e nazionali e conseguentemente l’attività sindacale. La Uil c’è e ci sarà sempre, a disposizione di chiunque intende approfondire, costruire, proporre e confrontarsi. Tecla (Segue la nota che ho inviato alla stampa.)
“In Molise, finalmente, sono in arrivo risorse economiche vere che possono far ripartire la nostra economia: area di crisi complessa nell’ Alto Molise, area di crisi per il termolese, Patto per il Sud, fondi europei, risorse regionali ordinarie. Forse non sono tutte quelle che ci spetterebbero (e, infatti, occorre operare per recuperarne) né sono sufficienti. Ma dobbiamo cogliere questa occasione per agganciare la ripresa con strategie intelligenti per accelerare la programmazione, realizzare gli investimenti, favorire l’occupazione. È in gioco la stessa sopravvivenza del Molise come autonoma entità regionale. Ed il tema centrale, oggi, non sono nemmeno le risorse, ma l’individuazione di “un’idea forte di sviluppo” da realizzare per non vanificare l’occasione che ci viene data.” Questa, in sintesi, la valutazione della UIL presentata nel corso di un workshop con il dialogo fra esperti (dirigenti sindacali anche di livello nazionale, assessore alle attività produttive, Invitalia nazionale, consulenti d’impresa) e la partecipazione di tutti gli attori coinvolti nella sfida. “Si tratta però di programmare bene, definendo gli assi strategici degli interventi, concependo le risorse non come mera occasione di spesa (polverizzandone l’impiego o utilizzandole come tampone alle tante emergenze), ma come opportunità per la crescita e lo sviluppo. Lo stesso orizzonte temporale dell’azione è rilevante: non occorre pensare all’autunno prossimo e nemmeno alla vicina scadenza elettorale ma guardare al MOLISE 2020, come abbiamo deciso di chiamare questa nostra iniziativa.” Precisa Tecla Boccardo, leader della UIL locale. Ed eccole, allora, alcune delle proposte avanzate dalla UIL per il superamento di criticità rilevabili negli strumenti oggi a disposizione. Un rafforzamento dei servizi per l’impiego, l’orientamento professionale e un potenziamento del sistema dell’alternanza scuola lavoro con un “azione cardine” sugli Istituti Tecnici Superiori. E’ infatti indispensabile un approccio integrato e sistemico che leghi insieme la scuola, la formazione, l’orientamento professionale, con le vocazioni produttive e la domanda di lavoro delle imprese, trasformano la capacità di apprendimento in capacità produttiva. Per favorire azioni mirate all’occupabilità si propone di utilizzare parte delle risorse dell’FSC per introdurre incentivi per assunzioni a tempo indeterminato di “lavoratori svantaggiati” residenti in Molise. E’ necessario avviare un programma specifico per l’area di crisi anche con l’istituzione di una Zona Economica Speciale (ZES), con tassazione diretta ed indiretta inferiore a quella stabilita dalla legge quale strumento attrattivo di investimenti. Il 2017 è l’anno zero per una rivoluzione fiscale, ridisegnando un fisco regionale più equo abbassando il carico fiscale ai contribuenti con redditi medio bassi e aumentando le aliquote per i redditi più alti. Questa proposta è in grado di garantire l’invarianza di gettito ed è in linea con quanto previsto dai piani di rientro dal deficit sanitario. Ridurre l’attuale aliquota IRAP dal 4,97% al 3,9% per quelle imprese che aumentano la base occupazionale. Per quanto riguarda, invece, i Ticket sanitari si potrebbe pensare di passare ad un sistema di compartecipazione alla spesa basato sul reddito ISEE. La UIL del Molise ritiene, poi, che politiche industriali moderne non possano prescindere da forti investimenti in ricerca ed innovazione sia di prodotto che di produzione, in grado di valorizzare le eccellenze produttive molisane (automotive, tessile, agroalimentare, ecc.). Occorre puntare sull’accelerazione dei fattori di competitività, la promozione dei drivers e la incentivazione dei sistemi e delle filiere produttive anche attraverso lo sviluppo dell’agenda digitale per garantire servizi di qualità a tutte le imprese, cittadini e pubblica amministrazione. E’ opportuno definire insieme alla Università e ai centri di ricerca pubblici e privati progetti e azioni volte alla diffusione della conoscenza a al trasferimento tecnologico al sistema produttivo. Occorre intervenire sulle politiche territoriali e degli enti locali. La UIL Molise auspica un ruolo attivo della Regione per mettere in atto un miglioramento della capacità amministrativa come la semplificazione e la sburocratizzazione dei procedimenti della pubblica amministrazione locale a favore dei cittadini e delle imprese. Favorire poi l’attrazione degli investimenti produttivi attraverso la realizzazione degli sportelli unici operativi per le imprese in tutti i Comuni della Regione. La UIL vuole un piano mirato a rafforzare e potenziare le capacità dei dipendenti comunali con l’intento di costruire negli Enti Locali “sportelli Europa” con figure professionali adeguate e preparate soprattutto nella programmazione e gestione dei fondi comunitari. Considerando strategica la posizione geografica del Molise (rispetto al Nord e al Sud Italia, la connessione con Regioni importanti quali Campania, Puglia e Lazio) la UIL ritiene che sarebbe utile realizzare un polo logistico connesso alle reti viarie, ferroviarie anche interregionali, portuali, destinato allo stoccaggio e distribuzione dei prodotti molisani e delle importanti filiere presenti nelle Regioni di confine. “C’è poi una fondamentale “questione di metodo” – evidenzia Boccardo – È necessaria una unitarietà della programmazione, in direzione della quale occorre rafforzare, presso la Presidenza della Regione la “cabina di regia”, con la partecipazione attiva e concreta delle parti economiche e sociali, in cui si discutono scelte di programmazione non solo di tutti i fondi comunitari (FESR, FEASR, FSE), del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), ma anche delle risorse ordinarie.”Oggi che davvero il Molise può ripartire, ogni soggetto sociale, ogni organizzazione di rappresentanza, le forze vive e attive, parlamentari e amministratori locali, tutta la politica, devono ritrovare l’orgoglio dell’essere molisani. Devono stringere fra di loro un patto, devono saldare un’alleanza che non annacqui le differenze né metta in ombra gli specifici ruoli, ma ritrovi nel comune interesse del benessere della popolazione e nell’esigenza di cogliere appieno le opportunità che oggi sono date, una capacità di dialogo, una volontà di sintesi, l’impegno ad un’azione raccordata.” Questa la sfida lanciata oggi dalla UIL. “Da domani ricominceremo ad inseguire le tante emergenze, ad occuparci delle numerose vertenze in atto nei singoli luoghi di lavoro per proteggere lavoratori e pensionati, a contestare comportamenti che troviamo non corretti. Il Sindacato, però, non può stare solo ai tavoli di crisi ma vuole aver voce in capitolo anche nei tavoli dove si definiscono le opportunità. Ma oggi abbiamo voluto impegnarci nel disegnare scenari, nel dialogare con tutti presentando proposte concrete e percorribili, nell’immaginare, anche da noi, un futuro di sviluppo economico, di benessere individuale e sociale, di coesione e compattezza che sono uno dei tratti distintivi del nostro amato Molise.” In una battuta di Boccardo: “Questa è la UIL del Molise: un sindacato di protesta e di proposta!”
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