BOCCARDO, UIL MOLISE: “BASTA GIOVANI INFERMIERI MOLISANI CHE EMIGRANO”

Giovani infermieri alla ricerca disperata di occupazione, quando in Molise ci sarebbe gran bisogno di loro. Questa la nota che ho mandato alla stampa.
“Nella notte scorsa un pullman dal Molise a Siena alla ricerca di una speranza di vita dignitosa. A bordo decine di giovani molisani, dai venti ai trentacinque anni, tutti laureati in discipline medico-infermieristiche e disoccupati. Hanno deciso di tentare il concorso indetto dalla Regione Toscana per assumere infermieri da occupare nelle sue strutture sanitarie. “Ma davvero pensiamo che l’unico futuro per i giovani molisani sia l’emigrazione? E questi infermieri capaci di lavorare in Toscana, non sarebbero una vera opportunità anche per la nostra sanità?” Questo il commento amaro di Tecla Boccardo, leader della UIL molisana. “Lo diciamo da tempo e da tempo abbiamo presentato le nostre proposte – ricorda la UIL –: vogliamo una sanità di qualità per tutti, un sistema a rete unica di offerta sanitaria che metta al centro anzitutto i diritti dei cittadini ed i bisogni dei malati. La vogliamo equa, potenziata sul territorio, senza sprechi e clientele. Che valorizzi i professionisti della salute, che offra opportunità occupazionali nel pubblico anche mediante uno sblocco del turn over per sostituire con giovani capaci coloro che sono andati in pensione, che redistribuisca i carichi di lavoro, i turni, i riposi in modo che i pazienti possano essere seguiti attentamente. Che non chiuda reparti di eccellenza della sanità pubblica ma, quando lo fa (come nel caso degli ospedali minori di Larino e Venafro), non utilizzi le risorse risparmiate per ripianare una voragine di debito accumulato negli anni, ma le reimpieghi nella medicina sul territorio e per innalzare la qualità del servizio.” “Non ci appassionano, invece, le semplicistiche dispute sulla percentuale da lasciare o da togliere alla sanità accreditato. E non solo perché non apprezziamo le battaglie solo di tipo ideologico: vogliamo che il paziente abbia l’opportunità di scegliere in un sistema di offerta sanitaria articolata, che possa prendere in carico il malato. Il sistema pubblico ha, e deve avere, una sua centralità con cui il sistema accreditato deve intrecciare la propria azione, essere complementare, integrare l’offerta sanitaria e non sostituirla, con strutture e professionalità degli addetti. Una battaglia tutta giocata contro la sanità accreditata può portare: alla chiusura di strutture che oggi i molisani apprezzano e quotidianamente decidono di utilizzare, a contrazione dell’offerta di servizi, ad altri disoccupati, all’incremento dei “viaggi della salute” portando nostre risorse fuori regione” Questa la pesante accusa di Boccardo. “Oggi a Roma per importanti riunioni di vertice della UIL, ho avuto assicurazioni – afferma la Boccardo – che la nostra Organizzazione ha posto con forza al Ministero ed al Governo la necessità di assicurare, in prospettiva, al nostro piccolo Molise le risorse economiche indispensabili per garantire, a tutti e ovunque, una sanità di qualità e, nell’immediato:lo sblocco del turn over e nuove assunzioni.”
CONDIVIDI