ALCUNE BELLE NOTIZIE PER CONCLUDERE UNA GIORNATA IMPEGNATIVA. ANCHE SE ABBIAMO ANCORA TANTE PREOCCUPAZIONI SU DIVERSI FRONTI

B16arbagallo ci fa sapere di giudicare importante l’apertura di Renzi sul rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, finalmente il sindacato discute con Poletti di flessibilità nell’accesso alla pensione e si confronta sui diritti dei lavoratori. Ci sarà molto da fare, gli esiti dei confronti non sono scontati, ma il sindacato c’è, le sue proteste qualche riscontro lo stanno avendo, le sue proposte sono all’attenzione.

Anche in Molise qualcosina si muove.
Da noi è arrivata un’offerta per il rilancio della filiera avicola: verificheremo, vigileremo, pretenderemo un piano industriale credibile, per una filiera completa, e occupazione per i lavoratori diretti e opportunità per tutto l’indotto. Ma anche questo è un fatto positivo.
Per San Nicandro arrivano finalmente gli stipendi arretrati ai lavoratori del Carsic di Venafro, dopo proteste e tavoli di confronto, dopo incertezza sul futuro e angosce degli operatori e delle famiglie dei ricoverati.
E’ stata pubblicata la graduatoria definitiva per la medicina veterinaria convenzionata ed i lavoratori a luglio dovrebbero ricominciare ad operare dopo mesi a casa e, soprattutto, si da certezza con contratti di lavoro adeguati.

Certo, molte altre vertenze restano aperte: dai centri per l’impiego in stato di agitazione, anche qui per il superamento del precariato e per i mancati stipendi; i lavoratori delle cooperative di servizi la cui attività è stata sospesa pur essendo essenziale la loro funzione; i lavoratori dei trasporti senza stipendio; gli uffici postali che chiudono ed il servizio che è sempre più scadente; i troppi lavoratori edili a casa; gli ammortizzatori sociali che fra poco scadono; le pensioni che restano di fame; la scadenza proprio oggi dei pagamenti delle tasse locali; i lavoratori della scuola alla ricerca di stabilizzazione ed in contestazione della ‘buona scuola’; incertezza sulle prospettive della formazione professionale; politiche sociali ridotte all’osso.

Ed ancora e più in generale: l’area di crisi che ancora non decolla, la sanità molisana che ormai è quasi un malato terminale, il patto per il sud che ancora non viene firmato, l’economia che non si riprende.

I timidi segnali positivi sono, per la UIL Molisana, la conferma che l’azione sindacale è necessaria e determinante, e sono anche di stimolo a continuare la lotta, la protesta, la presentazione di proposte credibili, nell’interesse dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini tutti.

Queste poche riflessioni al termine di una giornata impegnativa. Voglio condividerle con voi e leggere qui sotto le vostre valutazioni.

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