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Zuccherificio, sindacati e lavoratori chiedono soluzioni

Gam, la Uil pronta al confronto sul piano industriale

“La ripresa della filiera avicola può attrarre nuovi investimenti. Mantenere in Molise tutti i settori produttivi”

Rispettosi come siamo sempre della giustizia, attendiamo che il giudice si esprima sulle due diverse opzioni aziendali per il rilancio del polo avicolo molisano. Confidiamo solo che il pronunciamento sia celere e conclusivo della vicenda, togliendo dall’incertezza i lavoratori e l’intera comunità locale.
Nel frattempo apprezziamo che entrambi “i contendenti” manifestino l’intenzione di un intervento importante dal punto di vista economico, serio e impegnativo sul piano industriale che verrà impostato, sul quale verrà realizzato un confronto con le organizzazioni sindacali. Dasco ha già avuto l’opportunità di un contatto in occasione di un incontro al Ministero, ieri anche Amadori ha dato un chiaro segnale di interessamento rispetto alla nostra proposta di confronto con le parti sociali.
Perché la UIL ha chiari alcuni obiettivi. Un intervento su tutta la filiera: no allo “spezzatino”, ma impegno a realizzare in Regione tutto il processo produttivo, anche con il reperimento dei prodotti primari (a partire dai mangimi) e rilancio di tutto l’indotto (logistica e trasporti in primis). Una programmazione di ampio respiro pluriennale che davvero valorizzi l’eccellenza del prodotto agroalimentare molisano. Un piano industriale con al centro l’innovazione dei processi e le nuove tecnologie. Obiettivo occupazione: messa al lavoro dei dipendenti dell’ex Gam, assunzione di giovani, programmi di riqualificazione professionale, inquadramento contrattuale coerente con la produzione industriale agroalimentare.
Il sindacato di settore, anche di livello nazionale, segue da vicino tutta la vicenda (anche con attenzione alla problematica degli ammortizzatori sociali in scadenza), ma è l’intera UIL Molisana che “sta sul pezzo”: anche dalla soluzione della vicenda Gam passa il futuro del Molise, da come verrà costruita si darà un chiaro segnale anche a tutti gli imprenditori che verranno ad investire nelle nostre Aree di crisi, complessa o non complessa che sia, in alto o in basso Molise.

Tecla Boccardo

Consiglio generale della UIL Fpl

A Cervia è in corso di svolgimento il consiglio generale della UIL Fpl, Nel mio intervento ho sottolineato le difficoltà che quotidianamente vivono i lavoratori del Pubblico impiego in Italia e ovviamente in Molise.
Il periodo di grandi cambiamenti nella PA e la loro velocità hanno determinato una forte contrazione degli spazi d’azione del sindacato.
Ovviamente il mancato rinnovo del contratto nella pubblica amministrazione rimane prioritario per generare un cambiamento che premi la qualità, le capacità, la produttività e il merito dei dipendenti.
Nonostante tutte queste problematiche,però, non ci arrendiamo e la nostra missione continua attraverso la presenza sui territori, tra i lavoratori.
Le nuove sfide per un pubblico impiego migliore, dopo il referendum, richiedono un sindacato veloce, rinnovato, non appesantito da inutili sovrapposizioni di strutture, determinante e determinato nello scenario politico e sindacale.

Sanità e zuccherificio: qualcosa si muove. Oggi occhi puntati sulla GAM

Gli ultimi giorni si sono contraddistinti per una forte attività del sindacato su alcuni dei settori più importanti del mondo produttivo molisano. Martedì sera, in tarda serata, si è firmato l’accordo tra struttura commissariale per la salute della Regione, l’ASReM e le Organizzazioni sindacali, per l’avvio delle procedure concorsuali di assunzione di personale nel ruolo sanitario in funzione del fabbisogno di personale, ma nel limite della copertura finanziaria. I parametri previsti sono: 50% dei posti riservato alla stabilizzazione dei precari con i requisiti di minimo tre anni di precariato normati dalla L296/2006 dal DL101/2013 (requisiti in possesso al 30/10/13) L208/2015 e che riguarda il personale in servizio in data 28/12/15 e in possesso dei requisiti; 50% riservato alle procedure concorsuali non riservate, previa mobilità (trasferimento contrattuale). I bandi per la stabilizzazione saranno pubblicati entro il 2017. Ovviamente l’avvio delle procedure permette la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato fino al 31/12/2017. Il fabbisogno di personale che sarà assunto, tuttavia, sarà legato al piano di riduzione dei posti letto e alla reale spesa sostenibile, quindi non ci troveremo dinanzi ai numeri del passato, cosa questa che comunque ci impone di tenere alta la guardia sui livelli e sulla qualità dell’offerta sanitaria. L’aspetto positivo, comunque, esiste ed è l’opportunità di procedere a stabilizzazioni, riducendo il forte precariato del settore, ormai divenuto insostenibile. Nel pomeriggio di ieri, invece, una delegazione di sindacalisti e lavoratori dello Zuccherificio del Molise è stata ricevuta dal Presidente della Regione il quale ha manifestato la volontà del Governo regionale nel risolvere la vertenza, salvaguardando i lavoratori. Da quanto emerso tra le idee, da un lato la riconversione dell’impianto, che resterebbe comunque un presidio produttivo , dall’altro misure di riqualificazione dei dipendenti, di aggiornamento professionale e ove possibile di accompagnamento alla pensione; il tutto avvalendosi anche delle risorse dell’Area di Crisi. Nella giornata odierna, infine, il Giudice del lavoro stabilirà chi acquisirà incubatoio, macello e allevamento della Gam tra le due aziende che hanno manifestato interesse a quel sito. L’auspicio è che chiunque tra le due si aggiudicherà la gara, sin da subito si metta al lavoro, presentando le proprie idee imprenditoriali, con annesso fabbisogno di personale. E che si faccia in fretta, considerato che il è prossimo 4 novembre scade la cassa integrazione della Solagrital.

Tecla Boccardo

IN MOLISE SI VIVE DI LAVORO IN NERO E IRREGOLARE. SUBITO UNA STRATEGIA DI CONTRASTO

Il fenomeno del lavoro “non regolare”, “irregolare” o “in nero” è notoriamente una condizione patologica che caratterizza il nostro Paese e anche la nostra Regione. È in piena e inevitabile sintonia con il più vasto tema dell’economia sommersa o irregolare che, stando agli ultimi dati dell’Istat riferiti all’anno 2014, vale 211 miliardi di euro. L’economia sommersa da lavoro irregolare vale 77,2 miliardi di euro, in crescita anno dopo anno.
“In una realtà, come quella italiana, dove i margini di intervento pubblico a sostegno dell’economia, del welfare e degli investimenti, sono purtroppo limitatissimi, è doppiamente delittuoso che si consideri come una fatalità convivere con -il non rispetto delle regole nel mondo del lavoro-. Doppiamente, sia per i danni all’intero sistema economico e sociale sia, e ancor più grave, per il danno alle persone colpite in termini di reddito, tutele sociali e, soprattutto, perdita di dignità. Nei territori economicamente fragili, come il Molise, il lavoro in nero o irregolare è spesso l’unica, disperata, alternativa che si pone ai tanti disoccupati, ai giovani che non trovano occupazione regolare, ai precari, alle donne in cerca di un reddito come sostegno alle loro famiglie. Un bieco ricatto, più che un’alternativa praticabile.” Questa l’amara constatazione di Tecla Boccardo, leader della UIL Molisana, a commento dei dati, elaborati a livello nazionale dal sindacato, riferiti all’attività ispettiva svolta negli ultimi anni.
Ecco alcuni riferimenti alla nostra realtà regionale. Il Ministero del Lavoro nel 2015 ha ispezionato poco più di 2.300 aziende, 1.000 nell’edilizia, 1.000 nel terziario e il poco rimanente in agricoltura e nell’industria. Risultavano irregolari 1.477, il 64 % di quelle ispezionate, con una punta dell’84 % nell’edilizia. Sono stati rilevati ben 741 lavoratori irregolari (si va dal lavoro minorile alla mancata tutela della sicurezza, alla violazione dell’orario di lavoro) e 589 sono stati i lavoratori totalmente in nero (e questa volta il primato negativo è del settore terziario, commercio e servizi).
“Per la UIL il contrasto al sommerso lavorativo deve essere affrontato in maniera forte, perché dietro di esso spesso si nasconde la malavita organizzata oltre che diversi tipi di violazioni. Troppi datori di lavoro aggirano, attraverso forme apparentemente legali, le disposizioni, sia normative che contrattuali, che regolano il nostro mercato del lavoro: i finti part-time, i contratti atipici di fatto spesso prestazioni da lavoro subordinato, cooperative che gestiscono servizi con tutele fuori dal perimetro regolato dai Contratti di lavoro, i troppi voucher utilizzati.” Argomenta la Boccardo: “Occorre una stretta non tanto sui contratti temporanei, seppur in alcuni casi necessaria, ma soprattutto sulla pluralità di modalità con cui si viene chiamati a svolgere una prestazione, attraverso un efficace sistema di controlli. Servirebbe una rete di ispettori visibile, attrezzata e rafforzata. Una comune strategia.”
E, per dare concretezza alla proposta, una sfida alla Regione dal Segretario generale della UIL: “Subito un luogo di confronto, di analisi dei dati di ognuno e di definizione di strategie comuni con le Direzioni locali del Ministero del Lavoro, Inps, Inail, Asl, Carabinieri, Guardia di Finanza con i Sindacati e le Associazioni datoriali. L’Assessore al Lavoro non può girare la testa dall’altra parte quando in Molise dilaga il lavoro in nero e irregolare. Ah già, ma noi non abbiamo un Assessore al Lavoro… Pazzesco, irresponsabilmente e semplicemente pazzesco.” Conclude Boccardo.

La Uil Trasporti del Molise, con gli altri sindacati: ATM, ora basta!

Le scelte dalla società ATM spa di pagare gli stipendi arretrati, con le determine regionali relative al mese di settembre 2016, solo a parte dei dipendenti, sta creando una situazione sempre più insostenibile e non solo economicamente.
Quanto precede è solo l’ennesima attestazione delle continue violazioni contrattuali della soc. Larivera/ATM, che vanno dall’infrazione in tema di riposi al personale, al mancato, ed ingente, versamento ai fondi previdenziali ed alle finanziarie, al sistematico ritardo del pagamento delle retribuzioni.
Nel panorama del trasporto pubblico molisano è un caso unico.
Per questo i sindacati Faisa Cisal, Fit Cisl, Uilt e Ugl chiedono l’audizione al Sig. Prefetto ed al Presidente della Giunta regionale per la ricerca di una soluzione possibile.
Durante il presidio potranno saranno utilizzate bandiere, altoparlanti ed altri strumenti di propaganda ed informazione.
I sindacati comunicano l’effettuazione di un presidio sindacale: • dalle ore 10.00 alle ore 13.00 del giorno 24 ottobre, presso il palazzo della Prefettura di Campobasso; • Dalle ore 10.00 alle ore 20.00 del giorno 25 ottobre, presso la sede del consiglio regionale di via IV Novembre; Il presidio è indetto per il mancato pagamento delle retribuzioni al personale del Trasporto Pubblico Locale dalla parte della ditta ATM spa, nonché per informazioni sulla situazione riguardante il previsto nuovo bando di gara.

Zuccherificio in Consiglio, molte parole, pochi fatti

Lo zuccherificio al centro della seduta del Consiglio regionale di ieri. La posizione della Uil è chiara: guardar per credere